La bimba aveva avuto in dono questa capacità dalla Fata Madrina ma è inutile anticipare gli avvenimenti: leggete e saprete!
Vi dico soltanto che, per rendere la storia più accattivante, aggiungerò alcune illustrazioni. Disegni realizzati con pochi tratti, quasi infantili, messi qua e là per aiutare la fantasia del lettore a vedere ciò che legge e la sua memoria a ricordare...
1. La nascita di Paulette
Era il 10 gennaio di un anno che non so.
Quel giorno c’era un grande fermento
nella casetta al numero uno di via della Luna.
Al mattino presto era passato
l’uccellino Azzurro ad annunciare che, prima di sera, sarebbe
arrivata la signora Cicogna.
In casa c’era tanta gente: parenti e
amici. Tutti si davano
un gran daffare per ultimare i
preparativi: chi allestiva il banchetto, chi infiocchettava la culla,
chi stava vicino ai futuri genitori: Odetta e Saverio.
Di tanto in tanto qualcuno si fermava
per guardare fuori dalla finestra e controllare se stava arrivando la signora Cicogna.
Odetta e Saverio, erano molto giovani e
a loro poco importava se il fagottino sarebbe stato rosa o celeste.
Non avevano una discendenza regale. Nessuna corona da tramandare, ma
tanto amore per una vita fatta di tutte quelle piccole cose che
contano.
Come in ogni fiaba che si rispetti, fra
parenti e amici, ad attendere il lieto evento, c’era anche la
Fatina Acchiappasogni. Era venuta apposta per l’occasione dal Mondo
dei Sogni, sulle ali del signor Arcobaleno, a festeggiare la nuova
nascita.
Nella casetta al numero uno di via
della Luna l’attesa fu lunga, ma, finalmente, alle sei del
pomeriggio, quando arrivò la tanto attesa signora Cicogna ogni cosa
era perfettamente a posto.
Toc… toc… Si sentì bussare ai
vetri della finestra…
La giovane mamma andò ad aprire e un
fagottino rosa scivolò in una bellissima culla fra tulle e pizzi.
Mille occhi curiosi guardavano mentre
la mamma apriva il fagottino e i presenti, tutti insieme esclamarono:
- È una bimba! Come è bella!
-
Mentre i genitori orgogliosi e felici
dissero:
- La chiameremo Paulette -
La Fatina Acchiappasogni, che fino a
quel momento se ne era stata in disparte, chiese se poteva prendere
in braccio la piccina e farle da madrina.
Anche se Acchiappasogni era una fata
molto giovane e inesperta, la mamma e il papà acconsentirono. Cosi
appena ebbe la neonata fra le braccia, prese da una delle sue tasche un po’ di polvere magica che si era
fatta dare dal signor Arcobaleno, la mise sulla fronte della bimba e
con un bacio suggellò quello strano regalo.
Non si trattava di ricchezze o
quant’altro! Acchiappasogni donò a Paulette la capacità di
trasferirsi ogni tanto sulle ali dell'Arcobaleno e volare fino
nel Mondo dei Sogni per… per sognare.
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